Lascio che il mal di testa mi morda l’umore, lo arrugginisca e ci sputi sopra.
Guardo i treni passare
andare, bersi il quotidiano
senza le insidie del futuro.
È un semplice salto
per andare…trovare
quell’incertezza che ti fa battere il cuore
in modo diverso…perverso.
In alternativa lo schianto…
facile pure quello, tanti ci stanno.
Ma quel lasso del ma
fra la partenza e l’arresa
è la parte cruciale
dove l’anima ti morde
gli occhi sono un fiume impazzito
il digrigno ti porta allo spasimo.
Notti insonni
birre troppo amare
tabacco che brucia in gola
nebbia e rabbia
Pugni al volante e troppe canzoni.
Poi arriva quella domenica
dove non hai forze di fare
rimani a pensare
ti fai schiacciare
Subire ti tocca
senza riuscire ad aprire bocca…